Bio

La superstizione d'altronde funziona cosi: la si accetta ciecamente senza far domande. I miei genitori sono sempre stati a favore della cultura e nella mia ricerca ho scoperto che questa paura risale al tempo dell'antica Roma! a causa della consuetudine di incidere sulle pietre funerarie la parola "VIXI" ( che vuol dire vissi, sono vissuto), il cui anagramma "XVII" equivale a 17 nel sistema di numerazione romano. Questo bellissimo numero invece ha tanti significati profondi. Significa anche Tov, cioè buono. Abbasso la superstizione quindi... Rachele è un nome ebraico che significa pecorella e io amo aggiungere di Dio. Mentre Carola era un antico ballo in tondo che si danzava prendendosi per mano; ed era anche il canto che l'accompagnava. Quindi è associata al canto e al ballo. Inoltre significa persona libera. Il tema della libertà è molto importante per me.
Visual Artist, Pittrice e scultrice nata a Livorno ha studiato al Liceo Artistico di Livorno, ma figlia d'Arte di madre grafica e scultrice acquisisce i rudimenti artistici fin dall'infanzia. Ogni angolo di casa aveva il tocco artistico della madre, dalla cartapesta nella vasca da bagno per creare qualche scultura alle bambole fatte a mano per lei e i fratelli. Ha vissuto in Inghilterra quasi 4 anni ed ha cominciato ad esporre. Ha continuato la formazione presso l'Accademia" Trossi Uberti" dove e' stata allieva del maestro Y.Hidalgo e presso la Fucina d' arte col maestro A.Foschini. Si e' poi appassionata alla scultura prendendo lezioni dal maestro Paolo Grigo'. Scrive storie e le mette in scena ( ha conseguito il diploma di teatro triennale presso la scuola "Laura Ferretti, Centro artistico il Grattacielo", Livorno). Nelle opere traspare la teatralità' e l'amore per la poesia. Scrive anche racconti per bambini, passione che ha coltivato dall'infanzia. il luogo di provenienza dei genitori, la Sardegna, la Francia e il Sud africa lasceranno tracce in tutto il suo percorso di ricerca. Appassionata della vita e del colore, attraverso la sofferenza in seguito alla malattia della madre, ha maturato un'attenzione per i temi sociali, femminili, erotici e spirituali.
In una recensione di una sua mostra personale presso il comune di Calcinaia, (PI), il maestro Grigò scrive: Rachele porta dentro il segno tangibile della madre, artista grafica e scultrice, che agisce come filo conduttore nella visione del suo mondo fantastico fatto di bellezze floreali, di panorami colorati, di ritratti dove il comune denominatore resta sempre il momento sperimentale e innovativo, specialmente dal punto di vista tecnico. Proprio sotto questo aspetto, l'artista ha costantemente portato avanti le sue ricerche, intensificando il calibrato effetto cromatico nei ritratti dove è evidente la freschezza dei segni adoperati nei bozzetti studio che arricchiscono la ricerca per la realizzazione di soggetti con altri materiali, es. Cavalieri, bassorilievo in terracotta. "Stream Fluid", nome della mostra, in inglese significa continuazione fluida ma obbligata del percorso artistico trasmesso dalla madre alla figlia. Chiaro e' che questo passaggio tra madre e figlia trovano la propria chiave espressiva nel segno preciso di immagini indelebili, forza determinante di dimensione onirica in ogni loro lavoro sia in pittura che in grafica e nella scultura.. Anche i paesi di origine dei genitori la Sardegna e il Sud Africa e la Francia sono spesso fonte di ispirazione.
Di me scrivo : Amo la vita, amo il colore. Amo la tranquillità e la socievolezza. Amo la natura e amo le feste. Rifuggo dalla scontrosità e dalla cattiveria. Detesto l'ipocrisia e la volgarità. Le cose che amo di più sono l'amore e la spiritualità. Mal sopporto le etichette e di tutto ciò che limita la libertà : amo D- o e basta. Per spiritualità intendo trattare il proprio corpo con rispetto e anche tutto il creato. Credo sia un dovere cercare di capire per quale scopo siamo nati e contribuire a rendere migliore questo mondo. Scoprire di avere un grosso potere e usarlo per il bene. Cercare con ogni mezzo di evolversi, in tutti i sensi possibili. Non accontentarsi ma gioire per quel che si ha anche se sembra poco. Sondare l'imperscrutabile non mi annoia mai. Esercito la creatività anche aiutando un gruppo di donne a trovare se stesse, a imparare ad avere pensieri vittoriosi e armonici per vivere una vita soddisfacente.